Se hai a che fare con noi, qualche sfiga l’hai avuta. Sì, perchè noi siamo una Comunità che offre sostegno alla crescita e se qualcuno ha bisogno di essere sostenuto, vuol dire che non gli stava proprio andando tutto come avrebbe potuto o avrebbe dovuto. Così, noi ospitiamo ragazzi che nel mare della vita – in qualche modo – si sono trovati senza un porto sicuro, o senza sapere esattamente quale sarà il loro approdo, o che han qualche difficoltà a imparare a nuotare.
Metteteci la metafora che volete, ci siamo capiti.
E quindi noi, esattamente come si dovrebbe fare quando si vede qualcuno in difficoltà in mare, tendiamo una mano. “Nessuno sarà lasciato indietro”, diciamo spesso ai ragazzi, perchè – tra l’altro – sappiamo che il più delle volte è solo questione di fortuna, essere dalla parte dalla quale si tende la mano, piuttosto che da quella verso la quale la mano vien tesa. Dovreste vederli, quando si sentono dire così: le palpebre gli si aprono un po’ di più, per una frazione di secondo, e ci scappa fuori un’espressione che poi ti lascia il cuore caldo fino al giorno dopo. Mezza giornata, se poi ne combinano qualcuna delle loro. Comunque – anche qui – ci siamo capiti, dài.
E corriamo dietro a tutti i palloni, anche quelli che sembrano palle perse, perchè – è un effetto collaterale della professione, cosa ci vuoi fare? – noi, ai palloni, ci si affeziona, anche se la scusa è che un domani saranno un costo sociale inferiore o, nella maggior parte dei casi, palloni che contribuiranno alla società e al mondo in cui vivranno i nostri figli.
Il primo motivo è che ci affezioniamo, ma noi gente di mare, si vuol dare l’immagine di duri, per cui usiamo la storia dei costi e dei guadagni sociali di cui saran protagonisti i nostri palloni.
Ma ora basta, mischiare metafore.